Poesia prima classificata IL NOSTRO CASTELLO

di Ludovica Mazzuccato

Poesia prima classificata
Linea

Sessanta metri quadri
saranno la nostra fortezza
se al ponte levatoio
veglia con fierezza
il cavalier Sincerità.
L'abbaino del sottotetto
diventerà il torrione
dove segregare la strega Abitudine
che alla passione
lancia ogni maledizione.
Un letto comprato
in offerta speciale
al centro commerciale
diventerà il nostro
talamo matrimoniale
con il suo baldacchino
di comprensione naturale.
L'asfalto intorno sarà il fossato
per difendere il cuore
dalle incursioni del nemico Dolore.
Due stanze,
con milioni di acari per servitù,
possono diventare un castello
se lasci che Amore sia il menestrello
e con l'Entusiasmo come mago di corte
non sarà appesa la nostra sorte
alla guerra dei tassi del mutuo da pagare
ma alla magia del ragionare
alla seconda persona plurale.

Linea

Semplice, antica metafora: casa uguale castello, donna uguale regina, uomo uguale re.
Il componimento ruota con brio intorno a questo assunto scorrendo in maniera fluida fin quasi alla fine dove si perde per una poco accorta suddivisione dei versi.