La vita, talvolta, ci pone di fronte a eventi contraddittori tali da farci apparire la realtà in maniera distorta.
Il bisbiglio del vento può allora sembrare la voce della tempesta e possiamo sentire il fragore di un tuono, che segue un lampo accecante, come un fruscio.
Così, chi ha patito a lungo la sete deve porre attenzione nel bere di nuovo per evitare malori e chi ha rischiato la morte per assideramento non deve restare troppo vicino al calore di una stufa o di un camino.
Con tali premesse, la visita di Cittadella, normale per chi «colleziona castelli», può diventare una lotta contro sé stessi e costituire una vittoria sulle avversità fisiche e morali che stringono d'assedio l'individuo malato.
In somma, una giornata grigia e piovosa può diventare un giorno di sogno...

Il borgo fortificato di Cittadella nasce dalla lotta, tra i litigiosi comuni medievali Padova e Treviso, per l'egemonia in quella ricca porzione del territorio veneto.
Costituisce una sfida per l'epoca, non solo perchè la cinta muraria viene portata a compimento in un anno, tra il 1220 e il 1221, ma soprattutto per la forma circolare della planimetria innovativa rispetto alla tradizionale forma quadrangolare.
Edificata per fronteggiare Castelfranco Veneto, costruita vent'anni prima da Treviso nei pressi del confine con la nemica Padova, Cittadella ha una singolare forma ellittica che la fa somigliare a un uovo di struzzo.
Dell'uovo, poi, ha tutte le caratteristiche.
Le mura lunghe circa 1.500 m, costruite su un terrapieno con la tecnica della muratura a cassetta e circondate da un fossato in cui scorre acqua sorgiva, costituiscono il guscio che racchiude un impianto urbanistico, tipicamente medievale, formato dalla ripetizione modulare di isolati quadrati il cui lato è di circa 40 m.
Gli edifici racchiusi tra le mura hanno invece seguito le vicissitudini cittadine e i loro stili architettonici coprono il periodo che va dal XV secolo, inizio della dominazione Veneziana, fino al settecentesco Duomo in stile Neoclassico.

Ancor oggi le mura di Cittadella incutono soggezione al visitatore.
Alte come sono tra i 14 e i 16 m e rafforzate da un sistema difensivo costituito da 32 torri tra cui spiccano i 4 torrioni che costituiscono le porte di accesso alla città: Porta Padova, Porta Bassano, Porta Treviso e Porta Vicenza.
Percorrendo il cammino di ronda, cui si accede dalla Casa del Capitano nella Rocca di Porta Bassano, si può godere di una vista suggestiva e nello stesso tempo impressionante.
L'alternarsi ossessivo delle 12 torri e dei 16 torresini scandito dalle 4 porte, i merli in parte guelfi in parte ghibellini che si affacciano all'esterno e all'interno della cinta muraria, il colore sia azzurro, sia grigio del cielo che contrasta con il rosso mattone, fanno di questo avamposto medievale un luogo fiabesco in... un giorno di sogno.