Salire sul colle di Sarzanello, dominato dall'omonimo Forte, può indubbiamente costituire un'esperienza istruttiva ma fornisce sicuramente un emozionante spettacolo paesaggistico.
Il vento scivola leggero portando con sé gli echi della sottostante piana del Magra, mentre l'occhio può spaziare fin dove lo consentono le sue capacità e le condizioni atmosferiche.
Il visitatore dotato di maggior fantasia, può perfino immaginare di librarsi sui tetti di Sarzana, rossi di tegole, e di atterrare all'interno della Cittadella che giace lì sotto.
Questa vicinanza ci aiuta a comprendere come fosse possibile difendere a vista il territorio, in un remoto passato privo di radar.

L'aspetto attuale del Forte di Sarzanello è dovuto a importanti lavori di ammodernamento, effettuati dai Fiorentini e dai Genovesi nel periodo 1493 - 1502, che inglobarono le preesistenti fortificazioni edificate nella prima metà del XIV secolo dal condottiero Castruccio Castracani.
Percorrere il perimetro della Fortezza costeggiando la strada coperta che si snoda lungo l'esterno del profondo fossato, consente di apprezzare la compattezza del Forte triangolare e la possanza del Rivellino che fronteggia il lato nord est, proteggendolo.
E c'è ombra anche a mezzogiorno sul camminamento dell'uscita di soccorso che si snoda tra la ripida cortina del Rivellino e il lato del Forte protetto da due rondelle dotate di merloni adatte a ospitare le bocche di fuoco dei primi cannoni.