Sessanta metri quadri saranno la nostra fortezza
se al ponte levatoio veglia con fierezza il cavalier Sincerità.
L'abbaino del sottotetto diventerà il torrione
dove segregare la strega Abitudine che alla passione lancia ogni maledizione.
Un letto comprato in offerta speciale al centro commerciale
diventerà il nostro talamo matrimoniale con il suo baldacchino
di comprensione naturale. L'asfalto intorno sarà il fossato
per difendere il cuore dalle incursioni del nemico Dolore. Due stanze,
con milioni di acari per servitù, possono diventare un castello
se lasci che Amore sia il menestrello e con l'Entusiasmo come mago di corte
non sarà appesa la nostra sorte alla guerra dei tassi del mutuo da pagare
ma alla magia del ragionare alla seconda persona plurale.
Semplice, antica metafora: casa uguale castello, donna
uguale regina, uomo uguale re. Il componimento ruota con brio intorno a
questo assunto scorrendo in maniera fluida fin quasi alla fine dove si
perde per una poco accorta suddivisione dei versi.