In uno slancio tra terra e cielo
il grigio ruvido si erge maestoso.
Niente traspare
dalla chiusa roccia a svelar discreto il magico mondo.
Come un cuore stretto dalla morsa di una dura vita
i suoi tesori cela.
Solo un orecchio amoroso e attento
percepisce nel silenzio il gioioso battito.
Vive nella percezione animistica del castello l'immagine
della povertà del potere, della solitudine della potenza, della
vacuità della prepotenza. Il poeta, paragonato ad una madre
attenta, è l'unico capace di cogliere l'anelito amoroso dell'arcigna
fortezza.